V’è bisogno di leggi che mettano al centro i figli
Il disegno di legge 735 proposto dal senatore leghista Simone Pillon è stato al centro del seminario “I Servizi a tutela delle donne e dei minori” (promosso dall’Amministrazione comunale di Noci e dal centro antiviolenza Andromeda dell’Ambito Territoriale di Putignano, in collaborazione con il Cismai e l’Ordine degli Assistenti Sociali) svoltosi ieri per cui psicologi, assistenti sociali e avvocati si sono incontrati al Chiostro di San Domenico. La proposta introduce essenzialmente quattro riforme al diritto di famiglia: la mediazione obbligatoria e a pagamento, l’equilibrio tra entrambe le figure genitoriali e tempi paritari, il mantenimento in forma diretta senza automatismi e l’alienazione genitoriale.
L’idea del senatore leghista ha aperto uno squarcio tra i rappresentanti dei diversi ordini professionali sul come affrontare situazioni di particolare interesse e che mettono al centro i minori contesi dai genitori soprattutto se tra questi sussistono violenza e sudditanza. Ottimamente introdotto dall’assessore ai servizi sociali di Noci Marta Jerovante, il focus si è acceso attraverso le provocazioni della moderatrice Rosangela Paparella che a partire dalla visione di alcune scene del film “L’affido” ha affidato la parola alle diverse relatrici.
La presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Puglia, Patrizia Marzo, ha evidenziato come la rete territoriale dei servizi a tutela delle donne e dei minori è già presente e attiva ma che ha bisogno di olearsi maggiormente con il tessuto sociale di riferimento. "V’è bisogno di leggi che non siano adultocentriche, come ha spiegato la moderatrice, ma che mettano al centro i figli che subiscono un doppio colpo: la separazione dei genitori, e la violenza tra le mura domestiche".